La categoria dei single, composta da celibi, nubili, separati, divorziati e vedovi, ha una propensione crescente ad acquistare casa, secondo l’ufficio studi di Tecnocasa nel 2019 l’aumento è stato del 6%, passando dal 62% al 68%, mentre il restante 32% ha scelto di vivere in affitto.
Analizzando le compravendite del primo semestre 2020, il 30 % dei contratti è stato concluso da persone single, dato in crescita costante, visto che la percentuale era del 28,5% nel 2019 e del 28% nel 2018; è possibile che i single abbiano uno stile di vita che consenta più facilmente di avere un significativo importo da investire nell’acquisto di una casa.
Per quanto concerne l’età degli acquirenti single, il 35% ha tra i 18 e i 34 anni, il 23% tra i 35 e i 44 anni, e il 20% tra 45 e 54 anni, più cresce l’età, più gli acquisti riguardano i “single di ritorno” e diminuisce il numero di compravendite. Riguardo la tipologia di appartamento, i single hanno acquistato per il 37% trilocali, per il 33% bilocali, per l’11% quadrilocali e per l’11% le tipologie indipendenti o semi indipendenti (ville, villette, rustici…).
Il motivo principale dell’acquisto è stato l’acquisto della prima casa, per l’83% dei soggetti, mentre il 14% ha acquistato a scopo di investimento e il 3% ha comprato la seconda casa. La contrazione degli acquisti per investimento, nel 2019 pari al 16%, è un fenomeno che riguarda anche le famiglie, ed è ragionevolmente effetto dell’emergenza sanitaria vissuta in questi mesi.
Nelle grandi città i numeri sono leggermente diversi, gli acquisti effettuati da single nel primo semestre 2020 sono stati il 34% del totale, e per quanto riguarda le tipologie, per questione probabilmente di costi, vengono privilegiati ambienti più piccoli, in particolare i bilocali, con il 43% delle transazioni, e i trilocali, con il 34%.
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