Tassi di interesse in picchiata: Meglio surrogare, rinegoziare o sospendere i pagamenti?

Un anno fa, il miglior tasso fisso sul mercato era pari all’1,95%; oggi il Taeg più conveniente è pari allo 0,77%: su un mutuo da 126mila euro in 25 anni, ciò significa risparmiare 22 mila euro sull’intero periodo, o se preferite 77 € al mese. Questo comporta una crescita per il mercato delle surroghe. A proposito, facile.it mette in guardia dai rischi legati alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo.
Il decreto Cura Italia, infatti, permette ai mutuatari in difficoltà a causa della pandemia da Coronavirus di interrompere i pagamenti fino ad un massimo di 18 mesi. Questa scelta, però, potrebbe precludere la possibilità di surrogare il mutuo nel periodo di sospensione, ma anche in futuro.
E’ bene evidenziare che, in passato, ci sono stati istituti di credito che hanno negato la surroga a chi anni prima aveva fatto ricorso al Fondo di solidarietà per sospendere le rate, per cui prima di “congelare” il mutuo è opportuno valutare con attenzione e farlo solo se veramente necessario.
Secondo facile.it, la scelta di accedere alla sospensione delle rate prevista non dovrebbe essere fatta con leggerezza, ma piuttosto presa solo da chi non ha alternative, evidenziando le controindicazioni per chi fosse tentato solo da un aumento della liquidità. “Se, per quanto critica, la situazione economica del mutuatario non gli impedisce di pagare le rate del finanziamento, meglio stringere per un po’ la cinghia e, fra qualche mese, valutare opzioni diverse per alleggerire la rata”.
Infatti, decidendo di sospendere il mutuo, il problema si sposterebbe solo in avanti, poiché terminata la sospensione, il finanziamento ripartirebbe da dove si era bloccato. E il mutuatario deve comunque corrispondere alla banca anche la metà degli interessi maturati sulle rate non versate.
Un’ alternativa alla surroga è la rinegoziazione del mutuo, magari allungamento il periodo di rimborso, perché alle attuali condizioni di mercato si potrebbe godere di tassi migliori rispetto a quelli validi all’atto della stipula. Nell’ultimo periodo l’IRS, l’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, è crollato toccando nuovi minimi storici, e le condizioni dovrebbero restare favorevoli a lungo. Sarebbe un peccato precludersi la possibilità di surrogare tra qualche mese ed approfittare di questi tassi quando l’emergenza sarà superata.