Il 2020 è stato un anno migliore rispetto alle previsioni post Covid per il mercato immobiliare italiano. Secondo le stime Istat, l’andamento dei prezzi ha visto nel primo trimestre del 2020 una crescita dell’1,7% rispetto al primo trimestre 2019, mentre nel secondo trimestre 2020 rispetto allo stesso trimestre del 2019 è stata pari al 3,4%. Il valore delle case, dunque, non ha risentito delle misure restrittive legate alla pandemia.

Le compravendite di trilocali, quadrilocali, villette bifamiliari in Italia nel 2020 hanno avuto un valore complessivo di 8,3 miliardi di euro, il 33% in meno rispetto al 2019 e il 15% in meno rispetto alla media del periodo 2015-2019. Le tendenze emerse al Re Forum Winter Italy, evento con la partecipazione dei principali operatori del settore immobiliare, vedono un aumento della qualità della casa ricercata dagli acquirenti, in quanto la casa o l’appartamento è sempre più il luogo centrale per la vita, il lavoro e il divertimento.

Le costruzioni di uffici, spazi commerciali, hotel e relais hanno subito in maniera significativa le conseguenze della pandemia, i centri commerciali hanno visto un calo del fatturato tra il 20% ed il 30%, con divertimento e ristorazione sempre più vissuti in maniera diversa, per cui è necessario ripensare le strategie di vendite per venire incontro alle tendenze del settore, con asporto e riunioni tra amici sempre più virtuali.

Standard & Poor’s ha pubblicato un report sul mercato immobiliare europeo, in cui prevede che in Italia i prezzi delle case possano calare nel primo semestre 2021, ma solo dello 0,5%, perché alla diminuzione del reddito legata al lockdown ha fatto fronte una diminuzione dell’offerta di nuove case, la domanda di abitazioni più ampie e con giardino, ed interventi del governo a sostegno dell’occupazione. Secondo gli analisti, con il ritorno dell’occupazione ai livelli precedenti, che speriamo avvenga nel secondo semestre 2021, anche i valori delle case torneranno a crescere.